PERCORSI PARTECIPATI DI SOCIALIZZAZIONE AL LAVORO

Ricerc-azione nel Nord-ovest italiano

Progetto In.Crea.Se. Durata: 2017-2019

Comitato scientifico/operativo: Guido Lazzarini (Responsabile); Luigi Bollani, Maria Giuseppina Lucia, Francesca Silvia Rota (Project Manager), Mariagrazia Santagati

Con il sostegno di

 

VAI ALLA SEZIONE DEGLI AGGIORNAMENTI

 

Scheda progetto 

Il progetto, realizzato dall’Associazione InCreaSe, è finanziato dalla Compagnia di Sanpaolo (delibera con procedura ROL. N. Prot. : 2016.AAI5268.U6142/AF/pv) ed ha la durata di tre anni (dal 07/12/2016 al 31/03/2020). Il referente del Progetto è per In.Crea.Se il Professor Guido Lazzarini. Persona di contatto: dott.ssa Giuliana Berardo. Il referente per Compagnia di Sanpaolo è il dott. Andrea Fabris. 

I NEET (acronimo dell’espressione inglese Not in Employment, Education and Training) sono i giovani di età compresa tra i 14 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non svolgono attività di formazione. C’è chi, pur avendo terminato un ciclo di studi non è riuscito ad inserirsi nel mondo del lavoro. Chi, abbandonato qualsiasi percorso formativo, decide di non impegnarsi in alcuna attività. Chi per ragioni contingenti (mobilità geografica, maternità, malattia, problemi o esigenze familiari) non può studiare o lavorare. Ciò che questi individui hanno in comune è il fatto di rimanere esclusi dai tradizionali canali formali di costruzione e accumulazione del capitale umano.

 

I NEET vivono una condizione di quasi totale assenza di significativi spazi di partecipazione alla vita attiva, che a sua volta si traduce in una vera e propria sospensione dell’esperienza sociale sul versante pubblico-istituzionale. Rappresentano un caso emblematico di transizione bloccata, con rischi che riguardano non solo la sola sfera della mera contabilità economica, ma che investono anche quella sociale e le sfide cruciali della responsabilità e dell’equità intra e inter-generazionale.

I fattori che fanno scivolare i giovani nella condizione di NEET sono diversi e complessi. Il progetto ne identifica tre in particolare:

  • la limitata capacità del sistema economico di creare occupazione per i giovani
  • la difficile socializzazione di molti giovani che faticano a costruire un sistema stabile di relazioni esterne e ritagliarsi un proprio ruolo nella società.
  • le conseguenze delle scolarità interrotte, cui si accompagnano scarse competenze professionali, inesperienza e sentimenti di inadeguatezza.

Rispetto alle esperienze di studio e azione già avviate, il progetto FROM NEET TO NEED si propone di realizzare un modello di studio e azione (ricerc-azione) per il contenimento del fenomeno dei NEET che sia specificatamente pensato per essere applicato nei territori del Nordovest (NO) italiano, ossia nella macroregione formata dalle regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Il progetto identifica tre principali domande di ricerca su cui lavorare:

  • Quali sono i fattori che producono l’esclusione dei giovani italiani dal sistema formativo e lavorativo? Come e perché si produce questo sganciamento? Come si colloca la ‘sindrome’ dei NEET nel più ampio quadro del disagio giovanile?
  • Quali strategie, misure e servizi esistono nei territori considerati (province di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) per facilitare la transizione scuola-formazione-lavoro? Quali sono punti di forza e di debolezza di questi strumenti? Sono coerenti con l’obiettivo della socializzazione al lavoro?
  • Quali misure e processi dovrebbero essere implementate per prevenire lo scivolamento nella condizione di NEET e/o favorire la riattivazione dei giovani NEET?

 

A partire da questi interrogativi, gli obiettivi della ricerca sono:

1)  predisporre lo schema generale di lettura e studio del fenomeno dei NEET nel NO italiano.

2)  descrivere e comprendere la condizione dei NEET e dei pre-NEET nel NO italiano. Per questo obiettivo ci si propone di approfondire il fenomeno dei NEET sotto l’aspetto:

  • statistico: quanti sono? quali sono le loro caratteristiche (età, sesso, titolo di studio; coordinatore prof. Luigi Bollani)
  • geografico: dove si collocano? dove è la massima concentrazione? quali sono gli attori nelle diverse regioni (coordinatrici: prof.ssa Maria Giuseppina Lucia e prof.ssa Francesca S. Rota)
  • sociologico: politiche di accompagnamento con un focus su garanzia giovani - alternanza scuola lavoro, ecc. (coordinatrice prof.ssa Mariagrazia Santagati); il mondo del ‘no scool’ e lo stato di Neet: percorsi di disagio che provocano lo stato di Neet, modalità di vita, progettualità e/o velleità per superare tale condizione (coordinatore prof. Guido Lazzarini); Comparazione internazionale: il caso della Spagna (coordinatrice prof.ssa Mariagrazia Santagati)

3)  mappare, identificandone punti di forza e di debolezza (Swot), le politiche e i servizi per la transizione scuola-lavoro e la socializzazione al lavoro;

4)  progettare e testare su un campione di giovani (NEET e pre-NEET) nuovi servizi e processi partecipati di riattivazione e socializzazione al lavoro.

Gli strumenti del progetto sono di tipo quantitativo (raccolte e analisi statistica dati), qualitativo (approfondimenti del fenomeno tramite studio della letteratura esistente; interviste in profondità) e esperienziale (laboratori, storie di vita, focus group, role-play). 

Il principale risultato atteso del progetto è mettere a disposizione di enti e amministrazioni locali:

  • un quadro comparativo aggiornato della situazione dei NEET e pre-NEET nelle province di Piemonte, Liguria e in Valle d’Aosta;
  • una metodologia di intervento per la socializzazione al lavoro dei giovani che sia replicabile e misurabile perché articolata in fasi, azioni e indicatori  per la valutazione.

Nel fare ciò il progetto assume la socializzazione al lavoro come strumento fondamentale per favorire il concreto reinserimento sociale, formativo, lavorativo dei giovani.

 


Il gruppo di ricerca InCreaSe nasce dalla convinzione che la conoscenza e l’esperienza dei propri ricercatori debbano contribuire al benessere sociale e al conseguimento di uno sviluppo sostenibile, inclusivo, equo e stabile